
Il caso Majorana: il dilemma dello scienziato
La notte tra il 25 e il 26 marzo 1938 il fisico trentunenne Ettore Majorana scompare in circostanze misteriose. Si sa solo che è salpato da Napoli a bordo di un piroscafo diretto a Palermo, dopo aver scritto un biglietto d’addio. Un genio della statura di Galileo e Newton, diceva di lui Enrico Fermi. Era il più prodigioso dei “ragazzi di via Panisperna”, celebri per gli esperimenti sbalorditivi sulle particelle elementari, che si riveleranno preziosi per la fabbricazione dell’ordigno più terrificante: la bomba atomica. Fu suicidio, come conclusero, sulla base dei primi indizi, gli inquirenti che si misero immediatamente sulle sue tracce, incalzati da Mussolini, smanioso di chiudere rapidamente il caso? Oppure si trattò di allontanamento volontario? Il tormento interiore poteva averlo spinto a ricercare la solitudine tra le mura di un convento, per non rendersi complice dell’abisso che aveva presagito. Insomma, fu un atto di viltà o di coraggio? L’enigma Majorana, su cui si sono susseguite nel tempo piste investigative, segreti e rivelazioni, ipotesi macchinose e teorie fantasiose, non smette di interrogarci. E ora che il mondo trema, quel mistero irrisolto può illuminarsi di significato. Al cuore nero della modernità occidentale ritroviamo la danza ebbra dello spirito dionisiaco, mentre vediamo soccombere l’equilibrio e la compostezza dello spirito apollineo. Che cosa vuol dire avere coraggio oggi, quando la forza tragica del mito sembra travolgere il corso raziocinante della storia?
Massimiliano Valerii è direttore generale del Censis. Dopo gli studi in Filosofia a Roma, si è dedicato alla ricerca sociale, economica e territoriale. È il curatore dell’annuale Rapporto sulla situazione sociale del Paese, pubblicato dal 1967 e considerato uno dei più qualificati e completi strumenti di interpretazione della realtà socioeconomica italiana. È docente di Media, società, istituzioni alla Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza Università di Roma. È autore dei saggi La notte di un’epoca (2019), Il contagio del desiderio (2020) e Le ciliegie di Hegel (2022), pubblicati da Ponte alle Grazie.